Sono 235 i comuni della Lombardia che andranno alle urne domenica 5 giugno (si voterà in un solo giorno, dalle ore 7 alle 23. Il turno di ballottaggio è previsto per domenica 19 giugno). Due le città capoluogo, Milano e Varese, oltre ad altri grandi centri urbani come Rho, San Giuliano Milanese, Peschiera Borromeo, Pioltello, Nerviano, Corbetta e Cassano D’Adda (MI), Busto Arsizio, Gallarate, Caronno Pertusella e Malnate (Va), Vimercate, Arcore, Desio, e Limbiate (MB), Treviglio e Caravaggio (BG), Codogno (CO).
In tutto sono 2.787.457 i cittadini che dovranno eleggere sindaci e consigli comunali.
La provincia che rinnoverà il maggior numero di Amministrazioni comunali è quella di Bergamo (37), seguita da Varese (34), Brescia (27), Pavia (28), Como (25), Milano (22) e Lecco (21). 14 i Comuni al voto in provincia di Cremona, 9 nel Mantovano, 8 a Monza e Brianza, 7 a Sondrio, solo 3 in provincia di Lodi.
A questo link l’elenco dei comuni al voto per provincia (in neretto i Comuni con oltre 15.000 abitanti in cui è previsto l’eventuale turno di ballottaggio).
Il PD nelle due città capoluogo:
A Milano il Partito Democratico sostiene Giuseppe Sala: qui tutte le informazioni sul suo programma e sulla campagna elettorale.
A Varese il Partito Democratico sostiene Davide Galimberti: qui tutte le informazioni sul suo programma e sulla campagna elettorale.
QUI L’ELENCO DEI CANDIDATI SINDACO SOSTENUTI DAL PD
COME SI VOTA – Guarda il video
IL SINDACO – Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei comuni.
Nei comuni fino a 15.000 abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco. E’ eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può:
– tracciare un segno solo sul candidato sindaco: in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco;
– ha il medesimo valore tracciare un segno sul candidato sindaco e una lista a lui collegata o tracciare un segno solo su una lista (il voto va automaticamente anche al candidato sindaco ad essa collegato);
– esprimere il voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.
E’ eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 19 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati.
LA PREFERENZA PER IL/LA CONSIGLIERE/A COMUNALE – La preferenza si esprime scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.
– Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza.
– Nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti è possibile esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare una candidata di genere femminile ed un candidato di genere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.