Se questo assestamento, votato mercoledì in Consiglio regionale, ha un senso è grazie al governo Renzi, che con il decreto Enti locali ha permesso di fare importanti investimenti (a debito) per 400 milioni, riconoscendo una richiesta fatta dalla Lombardia da tempo. Ed è ancora grazie al governo che si potrà mantenere a Monza il Gran Premio. Ma la riconoscenza non è di questo mondo.
Tuttavia alcuni risultati sono stati ottenuti, a partire dalla destinazione di ben 55 milioni, di cui 45 subito, per il taglio dei ticket su visite ed esami. Si tratta di un nostro vecchio cavallo di battaglia, l’esenzione per i redditi bassi e la progressività per reddito dei ticket, è stato finalmente accolto: ci sono voluti 24mila ordini del giorno e 2.600 emendamenti, ma qualche volta un’opposizione responsabile riesce a ottenere un risultato notevole.
Il costoso e inutile referendum – rimasto nonostante l’apertura del Governo – è figlio di un approccio di opposizione frontale da parte della Regione contro il Governo, uno strumento volto alla ricerca del consenso e non all’acquisizione di maggiore autonomia. Anche il reddito di inclusione sociale, su cui la Regione ha molto puntato nella comunicazione, oggi è solo un’etichetta apposta ad alcuni fondi già presenti. Apprezziamo invece la costituzione del fondo per gli investimenti, possibile grazie alla mossa del governo Renzi, che permetterà di intervenire sulla casa, sulle infrastrutture e sugli ospedali, anche se dovremo verificare puntualmente a partire da settembre su quali progetti verranno stanziati.
Così il capogruppo del Pd in Regione Enrico Brambilla commenta l’assestamento al bilancio regionale 2015-2017 approvato questa sera al Pirellone con il voto negativo del Pd, che lamenta la scelta sbagliata di destinare ulteriori 19 milioni per il referendum consultivo sull’autonomia e la bocciatura di diversi emendamenti presentati dai democratici sulla scuola e sulle priorità sociali