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Il giorno successivo alle elezioni succede spesso che la politica cerchi di offrirne l’interpretazione più vantaggiosa, tirando la coperta in modo che dia risalto alle luci e metta in sordina le ombre. Però ci sono sempre i numeri, e anche se puoi provarci a stiracchiarli loro, i numeri, guardati da vicino, non mentono. E stavolta dicono cose che dobbiamo saper ascoltare, e ascoltarle bene.

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Anzitutto che il PD è il primo partito in Lombardia, il più votato: nei tre Comuni capoluogo, e in quelli superiori ai 15mila abitanti (ovvero là dove i partiti si presentano con il proprio simbolo) siamo noi la prima forza politica al primo turno, con il 18,6%. Poi ci sono le bellissime vittorie di Andrea Furegato a Lodi (al primo turno), e di Paolo Pilotto a Monza (al ballottaggio) vittorie nostre e vittorie di tutta una coalizione: vasta, larga, aperta ai civismi, ai riformismi, ai progressisti, a coloro che chiedono al panorama politico più di quello che il panorama politico sembra, in apparenza, saper dare.
Coalizioni aperte alle esperienze e di stampo apertamente europeista, che mostra che uniti si vince, che quando si rinserrano le fila attorno a candidati credibili e a programmi concreti si riesce ad andare oltre l’ostacolo, e ad andarci con slancio.

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È da qui che guardiamo avanti, verso l’orizzonte del 2023 e delle elezioni regionali. Abbiamo un compito ancora più impegnativo adesso, quello di dimostrare che un progetto politico c’è, che è largo e che è in grado di parlare a un pubblico vasto, capace di raggiungere anche i tanti – troppi – che hanno disertato le urne domenica scorsa.

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Anche dopo i ballottaggi, quindi, il centrosinistra in Lombardia cresce e può mettere in difficoltà il centrodestra a trazione leghista. Può farlo con scommesse audaci, come quella di Lodi, mettendo in campo energie nuove che sappiano costruire tessuti politici coesi e proporre candidature belle, forti, giovani, fresche. I cittadini lombardi lo hanno apprezzato domenica, e non possiamo fermarci: il 2023 si fa sempre più vicino. Le cose da fare sono ancora molte, ma ci arriveremo preparati a quell’appuntamento, alle elezioni regionali: decisamente il bello viene adesso.

Lo dichiara il Segretario del PD lombardo Vinicio Peluffo.

 

PD Lombardia